Shopper dell'Appizza 'Ficurìnie

L‛ appizzà ficurìnie è un capolavoro di ingegno, ironia e voglia di divertirsi. Letteralmente significa infilzare i fichi d‛india. L‛appizzà ficuriniè più che vendere  fichi d‛India se li giocava d‛azzardo. I fichi d‛India che si trovavano in una cesta venivano infilzati facendo cadere un coltello affilato da un‛altezza corrispondente alla cintura dei pantaloni, quelli che si riusciva ad infilzare erano vinti. Si sfidavano due contendenti: da una parte il giocatore e dall‛altra il croupier, che controllava le appizzate. Il gioco attirava  i ragazzi del quartiere che investivano qualche soldo, se ne avevano, o stavano lì a guardare confidando nella generosità del giocatore. Era un gioco di abilità , con delle regole precise per vincere anche se le discussioni sull‛onestà del giocatore  e del croupier animavano la giocata. L‛appizzà ficurinie come tutti gli altri mestieri era un modo per sbarcare il lunario ,  tentare la sorte, sfidare la vita, farsi beffardi anche quando si ha poco o niente, è questo  uno degli ingredienti della follia che appartiene a Napoli e al suo popolo.